La Storia di Varese

Le radici di Varese affondano nella preistoria, come ci raccontano le numerose testimonianze rinvenute in questa parte della Lombardia ed in particolare a Golasecca dove si è sviluppata una civiltà particolarmente evoluta già nell'età del bronzo.

La città fu poi un importante borgo medievale ed entrò a far parte del contado di Seprio, che racchiudeva diverse aree oggi appartenenti alle province di Varese e di Como, restando sotto la guida dei Conti fino alla loro definitiva caduta in disgrazia.

Il libero comune di Varese passò così sotto la sfera d'influenza del Ducato di Milano, con il governo dell'arcivescovo di Milano prima e dei Visconti in seguito, ma mantenendo al contempo una significativa autonomia alla quale sono da sempre legati i varesini, come ci ricordano i moti contro il condottiero Facino Cane che si proclamò Signore della città nel 1407 per poi essere allontanato dopo tre anni.

Il riconoscimento delle libertà civili andarono di pari passo con lo sviluppo della città, molto attiva economicamente e capace di resistere agli assalti dei nemici grazie alla fortificazione intrapresa con la costruzione di torri e castelli efficacemente difesi.

Il connubio tra Varese e il Ducato di Milano proseguì per secoli, fino alla caduta dei Visconti e alle successive dominazioni spagnole ed austriache. Proprio durante il regno degli austriaci, nella seconda metà del XVIII secolo, il duca di Modena Francesco III s'innamorò della città, avuta in feudo dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, e vi costruì la sua magnificente residenza con annessa l'immancabile corte.

Varese s'inserì così tra le corti italiane più raffinate e alla fine del Settecento il suo popolo accolse festosamente Napoleone che portava la rivoluzione in questa parte della Lombardia protagonista anche del Risorgimento ed in proposito ricordiamo la battaglia di Varese del maggio 1859 nel corso della quale Garibaldi e i suoi uomini sconfissero gli austriaci.

 

 

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